L'utopia possibile. Il grande teatro-mondo di Luca Ronconi (Maratona video)

Con la rassegna L’utopia possibile prosegue la lunga e felice collaborazione di Luca Ronconi con il Festival dei 2 Mondi di Spoleto, iniziata nel 1969 con la messa in scena dell’Orlando furioso, spettacolo memorabile che ha cambiato la storia del teatro italiano. La collaborazione è continuata negli anni con il Centro Teatrale Santacristina e ha visto nascere lavori come Un altro gabbiano, La Modestia, In cerca d’autore e Pornografia.
Dopo Danza macabra, ultimo spettacolo nato a Spoleto nel 2014, il Centro Teatrale Santacristina e il Festival di Spoleto presentano nell’ambito della 59° edizione la rassegna L’utopia possibile: il grande “teatro mondo” di Luca Ronconi. Tre giorni di proiezioni e di incontri, ospitati dal 7 al 9 luglio alla Sala Pegasus, per compiere un inedito viaggio teatrale e umano nell’universo artistico del Maestro.

Il palinsesto della rassegna, curata da Roberta Carlotto e Claudio Longhi, traccia, attraverso un lavoro di selezione e di montaggio dei materiali a disposizione, un articolato percorso nella produzione di Ronconi, seguendo tre temi di fondo (lo spazio scenico, la drammaturgia e gli attori).

27 ore complessive, in cui si susseguono spettacoli presentati integralmente o per selezioni di scene, speciali con interviste, backstage e prove realizzati in occasione dei debutti, documentari, serie di fotografie di scena per gli spettacoli di cui non esistono riprese video, rari frammenti di sceneggiati televisivi con Ronconi attore, lunghe interviste a Ronconi, riproposte per intero o a spezzoni, tra cui quelle realizzate da Ariella Beddini, Franco Marcoaldi e Jacopo Quadri. Sono proprio le parole e le dichiarazioni di Ronconi, disseminate nel corso delle giornate e dei materiali proiettati, a raccontare il suo punto di vista sul teatro e a guidarci nel suo “teatro mondo”.
Dall’Orlando furioso a Lemahn Trilogy, ultimo spettacolo di Ronconi prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, dagli spettacoli del Laboratorio di Prato a quelli nati al Festival di Spoleto, dal Borkman televisivo, all’Orestea, a Infinities, a Gli ultimi giorni dell’umanità, per citare solo alcuni dei tantissimi titoli di questa speciale antologia che copre cinquant’anni di attività, ripercorre un repertorio quasi enciclopedico dal Barocco alla contemporaneità e vede alternarsi grandi protagonisti, a cui è interamente dedicata la terza giornata della rassegna.

 


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