Lei ha dichiarato che cerca sempre, in ogni nuovo allestimento, di rispondere alle speciali richieste dell'occasione per cui lo crea. Che richieste ha individuato per Fierrabras?
La scelta di eseguire Fierrabras qui al Maggio è programmatica, legata al tema del Romanticismo tedesco, quindi l'allestimento è in rapporto non solo con l'opera ma con il tema generale della manifestazione. Ho dovuto tener conto anche del carattere della sala del Comunale, che da un punto di vista figurativo è il contrario di quello che ci si aspetterebbe per la rappresentazione di Fierrabras: infatti quest'opera, anche se mira al grandioso, ha uno spirito che è pur sempre quello schubertiano, abbastanza intimo. In partenza avrei immaginato uno spazio un pochino più raccolto, e quindi ho dovuto mediare fra questa mia idea e uno spazio molto ampio come quello del Comunale. La mia scelta non è stata quella di riempire, tutt'altro, ma di creare un allestimento piuttosto rarefatto.
Tempo fa, lei affermò anche che la scenografia è uno dei pochi segni autonomi del regista nel teatro d'opera.
E' proprio così. Molto spesso si dà il carattere della messa in scena di uno spettacolo attraverso i segni scenografici, che sono i più immediati, evidenti, e anche i più aggressivi. Con Margherita Palli, con cui da parecchi anni collaboro strettamente, ho in comune il desiderio di fare delle scelte pertinenti - come si diceva prima - a un'opera, a un momento, a un teatro, eccetera. Questo non sempre è possibile, si è spesso legati; molti, fra l'altro, risolvono un problema di identificazione con il riproporre le proprie soluzioni, magari eccellenti, di spettacolo in spettacolo, di regista in regista e di teatro in teatro. A me viceversa, come si sa, piace cambiare.
Ma fra i due spettacoli che ha allestito al Maggio di quest'anno, Fierrabras appunto e Sturm und Drang di Klinger, non c'è qualche affinità?
Diciamo che partono dallo stesso principio scenografico: nel Fierrabras si vedono in scena delle cornici vuote, per lo Sturm und Drang dei manifesti pubblicitari. Il punto di riferimento è simile, però il tipo di figuratività è totalmente differente