Tre quarti di luna (attore)

Autore:   Luigi Squarzina
Regia:   Vittorio Gassman
Scene e costumi:   Mario Chiari

Personaggi - Interpreti:
Enrico Rambelli - Franco Pastorino
Elisa, sua sorella - Anna Proclemer
Mauro Bartoli - Luca Ronconi
Linda, sua sorella - Margherita Autuori
Gianni - Luigi Vannucchi
La madre di Enrico - Luisa Gassman
Il padre di Enrico - Pietro Cesari
Germanico Piana, preside - Vittorio Gassman
Il professor Casalis - Gianni Cavalieri
Il professor Clemente - Lucio Ardenzi
Un professore di ginnasio - Mico Cundari
L’ispettore generale Butti - Mario Feliciani
Beniamino, bidello - Ferruccio Stagni
Una contadina - Maria Zanoli
Uno scolaro - Aristide Peraccini
Un altro scolaro - Renato Mori



Foto / Bozzetti / Video

Le parole di Luca Ronconi


Era estate: me ne stavo in biblioteca a leggere. Di fronte a me sta seduto Squarzina. Io so benissimo chi è lui; lui, ovviamente, non sa chi sono né che frequento l’Accademia. Mi guarda fisso e poi mi chiede: “Che fai?” e io, pronto: “Studente”. “Ho scritto una commedia che andrà in scena la prossima stagione. Perché non fai un’audizione?” “Potrei provare” – gli rispondo. Il provino lo faccio a casa di Squarzina. Mi dà un brano dell’Amleto da leggere e poi mi fa i complimenti. Solo allora gli dico che sono un allievo dell’Accademia. Mi scrittura. Tre quarti di luna va in scena. La sera del debutto non ero nessuno: la mattina dopo, le recensioni sui giornali sono piene di lodi per me. Dico fuori dai denti a Edmo Fenoglio: “Non farò l’attore per tutta la vita. Non me ne frega niente”. Tutti mi guardavano come un pazzo allora, ma l’attore l’ho fatto per poco tempo e sempre meno convinto, sempre con la voglia di scappare. Il primo a essere incredulo di quel successo ero io. Eppure negli anni Cinquanta la situazione del teatro italiano era assolutamente diversa da quella di oggi: c’erano meno spettacoli, meno attori e un ruolo andato bene significava qualcosa.
a cura di Giovanni Agosti
«Luca Ronconi. Prove di autobiografia»
(Feltrinelli, 2019)

Rassegna Stampa

Bisogna metter in rilievo la notevole interpretazione data alla parte di Mauro dal giovane Ronconi, sul quale è lecito fondare le più liete speranze.
Cesare Vico Ludovici
«La Giustizia»
Il giovane Luca Ronconi, nella parte del chierichetto è stato di una spontaneità e di una franchezza come raramente ci è dato di vedere e degno di vivo elogio.
Carlo Trabucco
«Il Popolo»
Luca Ronconi, giovanilmente aspro ma efficacissimo nella parte ingrata e difficile di Mauro
Arnaldo Frateili
«Paese Sera»
Un elogio a parte merita il giovanissimo Luca Ronconi che ha saputo dare al personaggio del seminarista, in tutta la sua necessaria acerbità adolescente, una esemplare coincidenza: se continua con questa accesa sobrietà, il Ronconi farà una lunga strada
Giancarlo Vigorelli
«Il Momento»
I due ragazzi sono interpretati da due giovanissimi attori con una sincerità fatalmente acerba, il bravo Pastorino che, sebbene applaudito a scena aperta, a noi è sembrato alquanto inferiore al suo compito nelle ansie del suicida Enrico, e l’esordiente Ronconi che se la cavò con più convincente ardore nella difficile figura dell’inquieto seminarista.
Silvio d'Amico
«Il Tempo»
L’esecuzione, che ha puntato sulla intensa teatralità, è stata eccellente. Ma la sorpresa della serata sono stati Luisa Gassman, madre di Vittorio, che ha rivelato nella sua prima prova di attrice singolari doti di spontaneità e di semplicità, e il giovane Luca Ronconi, il seminarista, attore di sicuro e solide qualità espressive
Ermanno Contini
«Il Messaggero»