Prima rappresentazione: Roma, Teatro Valle, 3 marzo 1953
Foto / Bozzetti / Video
Luca Ronconi e Vittorio Gassman
Le parole di Luca Ronconi
Era estate: me ne stavo seduto in biblioteca a leggere. Di fronte a me sta seduto Squarzina. Io so benissimo chi è lui; lui, ovviamente, non sa chi sono né che frequento l’Accademia. Mi guarda fisso e poi mi chiede: “Che fai?” e io, pronto: “Studente”. “Ho scritto una commedia che andrà in scena la prossima stagione. Perché non fai un’audizione?” “Potrei provare” – gli rispondo.
Il provino lo faccio a casa di Squarzina. Mi dà un brano dell’Amleto da leggere e poi mi fa i complimenti. Solo allora gli dico che sono un allievo dell’Accademia. Mi scrittura. «Tre quarti di luna» va in scena.
La sera del debutto non ero nessuno: la mattina dopo, le recensioni sui giornali sono piene di lodi per me. Dio fuori dai denti ad Edmo Fenoglio: “Non farò l’attore tutta la vita. Non me ne frega niente”. Tutti mi guardavano come un pazzo allora, ma l’attore l’ho fatto per poco tempo e sempre meno convinto, sempre con la voglia di scappare. Il primo ad essere incredulo di quel successo ero io.
Bisogna metter in rilievo la notevole interpretazione data alla parte di Mauro dal giovane Ronconi, sul quale è lecito fondare le più liete speranze…
Cesare Vico Ludovici
«La Giustizia»
Il giovane Luca Ronconi, nella parte del chierichetto è stato di una spontaneità e di una franchezza come raramente ci è dato di vedere e degno di vivo elogio.
Carlo Trabucco
«Il Popolo»
Luca Ronconi, giovanilmente aspro ma efficacissimo nella parte ingrata e difficile di Mauro
Arnaldo Frateili
«Paese Sera»
Un elogio a parte merita il giovanissimo Luca Ronconi che ha saputo dare al personaggio del seminarista, in tutta la sua necessaria acerbità adolescente, una esemplare coincidenza: se continua con questa accesa sobrietà, il Ronconi farà una lunga strada
Giancarlo Vigorelli
«Il Momento»
I due ragazzi sono interpretati da due giovanissimi attori con una sincerità fatalmente acerba, il bravo Pastorino che, sebbene applaudito a scena aperta, a noi è sembrato alquanto inferiore al suo compito nelle ansie del suicida Enrico, e l’esordiente Ronconi che se la cavò con più convincente ardore nella difficile figura dell’inquieto seminarista.
Silvio d'Amico
«Il Tempo»
L’esecuzione, che ha puntato sulla intensa teatralità, è stata eccellente. Ma la sorpresa della serata sono stati Luisa Gassman, madre di Vittorio, che ha rivelato nella sua prima prova di attrice singolari doti di spontaneità e di semplicità, e il giovane Luca Ronconi, il seminarista, attore di sicuro e solide qualità espressive