21 febbraio 2015: morte di Luca Ronconi

A 81 anni, nella serata di sabato 21 febbraio si spegne al Policlinico di Milano in seguito alle complicazioni di una polmonite.

Dalla politica alla cultura, numerosissime le persone che gli hanno reso immediatamente omaggio, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in un messaggio scrive “La morte di Ronconi, artista finissimo e geniale, mi ha profondamente colpito. Le sue numerose e innovative regie di prosa e di lirica hanno lasciato una impronta indelebile nella storia del teatro contemporaneo- Il mondo dello spettacolo ha perso un importante punto di riferimento, l’Italia un grande maestro”.

L'allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi esprime il suo cordoglio, ricordandolo come un grande protagonista della vita culturale e civile del Paese, dall’ingegno visionario che ha saputo scavare nell'animo umano e rappresentarlo in scena con forza, profondità, sguardo.

"Questa sera a Chicago dirigerò il requiem di Mozart e voglio dedicarlo a Luca Ronconi, grande amico e grande uomo di teatro". E' un Riccardo Muti commosso quello che ricorda l'amico e compagno di viaggio che non c'è più. "E' il regista con cui ho lavorato di più", spiega. La prima volta, dice, "fu a Firenze con l'Orfeo e Euridice di Gluck. Erano gli anni Settanta, fu un successo strepitoso, una regia che rivoluzionava il modo di intendere il teatro d'opera. Dopo, tanti registi europei hanno seguito questa sua indicazione".

"Luca Ronconi e il suo amore puro verso il palcoscenico. Grazie Maestro, ci mancherai". Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha salutato così il regista Luca Ronconi, pubblicando la frase sul proprio profilo Facebook.

Il teatro "perde oggi un suo grande protagonista". Il ministro dei Beni Culturali e Turismo, Dario Franceschini, commenta così la morte del regista. "E' un triste giorno per il teatro italiano - dice il ministro - la scomparsa di Ronconi ci priva di un artista riconosciuto in tutto il mondo, che ha saputo portare sulla scena, con fantasia e rigore, i grandi classici teatrali, della lirica e della letteratura italiana. Con lui se ne va un intellettuale lucido, che ha saputo interpretare al meglio il proprio talento e non ha mai smesso di sperimentare ed innovare. Il teatro perde oggi un suo grande protagonista".

Il Teatro di Roma, il direttore Antonio Calbi, il presidente Marino Sinibaldi, tutti gli artisti e le maestranze, "salutano con immensa commozione l'abbandono delle scene del più grande regista italiano del Novecento. Luca Ronconi ha diretto anche il Teatro di Roma, realizzando qui alcuni dei suoi spettacoli memorabili, omaggiando la Capitale con lo strepitoso e indimenticabile allestimento di 'Quer pasticciaccio brutto di via Merulana'".

Il teatro San Carlo di Napoli dedicherà a Ronconi la prima della recita del Tristano e Isotta di Wagner. Lo annuncia la sovrintendente Rosanna Purchia: "La dedicheremo a lui, a un grande maestro che ci lascia e siamo sempre più soli".

Inoltre il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha subito annunciato la proposta di intitolare il Teatro cittadino a Ronconi “E’ un tributo doveroso per sottolineare un legame profondo e speciale con la nostra città, per evidenziare il ruolo di innovatore sapiente nella drammaturgia, l’eccezionale bravura fatta di perfezione, grazia, bellezza, eleganza che lo ha reso noto non solo in Italia ma in tutto il mondo. Era un ‘magister’ e i tanti giovani addolorati presenti ai suoi funerali, accanto ai nomi noti dello spettacolo, ne sono la diretta testimonianza. Il suo patrimonio non può e non deve andare disperso ed è doveroso da parte nostra fare quanto è possibile per preservarlo”.