Il nemico di se stesso

Autore:   Terenzio
Traduzione e riduzione:   Ghigo De Chiara

Scene e costumi:   Eugenio Guglielminetti
Musiche:   Domenico Modugno

Personaggi - Interpreti:
Antifila - Manuela Andrei
Menedemo - Giustino Durano
Clinia - Enzo Garinei
Bacchide - Liana Orfei
Sostrata - Marisa Quattrini
Clitifone - Antonio Venturi

Produzione:   Centro Teatrale Italiano


Prima rappresentazione
Teatro Romano di Ostia Antica, Roma
02 luglio 1965

Le parole di Luca Ronconi


Tra i critici Ghigo De Chiara era stato uno di quelli che non avevano trovato orripilante il mio Goldoni. C’era una certa stima tra noi. A quel tempo De Chiara aveva fatto una società (con Lucio Ardenzi, che tornava al teatro dopo tutta una serie di guai, e un suo amico di Prato) e aveva trovato dei quattrini per mettere in scena a Ostia Antica e a Sabratha, in Libia, Il nemico di sé stesso di Terenzio. La distribuzione era già bell’e fatta: da Calindri a Durano, da Marisa Quattrini a Liana Orfei. C’era bisogno di un regista di poche pretese, quale, allora, potevo essere io. Si prova all’Istituto del Dramma Antico e, quando si va in scena, il risultato è proprio carino, divertente. I critici sono un po’ spiazzati: “ma come, fa un Goldoni cupo dove non si ride e qui, invece, si sghignazza...questo ragazzo è troppo disinvolto...”. È stato con questo spettacolo, messo su con semplicità e in giro per tutte le piazze balneari d’Italia, che è iniziata la mia risalita, che la mia vita è cambiata. Una pietra in più alla mia teoria: tutto, ma proprio tutto, avviene per caso.
«Luca Ronconi. Prove di autobiografia»
a cura di Giovanni Agosti (Feltrinelli, 2019), pp. 110-111